Il percorso di Terapia Assistita con il cavallo

Il percorso di Terapia Assistita con il Cavallo solitamente prevede una o due sedute settimanali della durata di 30 minuti con il cavallo. Queste possono essere seguite da una parte di attività a terra di accudimento degli animali e degli spazi.

Il terapista sceglierà il cavallo più idoneo in base al paziente e agli obiettivi terapeutici, così come la bardatura (sella, sella con maniglia, fascione…) e altri strumenti e materiali utili alla seduta.

 

Il percorso si struttura in modo diversificato in base alla tipologia di utente e ai suoi bisogni:

Ippoterapia

La prima fase del percorso di ogni ragazzo è strettamente legata all’avvicinamento e la relazione col proprio cavallo. Il ragazzo in sella avverte le stimolazioni sensoriali date dall’andatura e dai movimenti dell’animale e, attraverso esercizi motori e giochi, entra in empatia con esso con un rimando di maggiore consapevolezza di sé e del proprio corpo.

Rieducazione Equestre 

La parte più riabilitativa del percorso viene svolta grazie alla guida del proprio cavallo. L’utilizzo delle redini e la posizione in sella favoriscono l’equilibrio, la lateralizzazione, l’orientamento nello spazio, l’attenzione, la motricità e il rispetto delle regole. Imparando a guidare e governare il cavallo il ragazzo è protagonista attivo di ciò che sta facendo e ciò lo porta ad essere più autonomo, responsabile e sicuro di sé.

Rieducazione Equestre di gruppo

La Rieducazione Equestre di gruppo ha lo scopo di incrementare le capacità cognitive e relazionali, di socializzazione, rispetto delle regole, l’affinamento della percezione spazio-temporale rispetto agli altri. La seduta non è più individuale ma svolta in piccoli gruppi.Il gruppo deve essere omogeneo per le capacità dei componenti e obiettivi terapeutici. Gli esercizi consistono prevalentemente nell’esecuzione di figure di maneggio, prestando però sempre attenzione alla presenza degli altri in campo.

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    Il ruolo del terapista

    L’utente nel momento in cui viene preso in carico, sarà seguito del terapista durante tutto il suo percorso formativo.

    Il terapista dovrà operare nel seguente modo:

    • dotarsi di tutte le informazioni sull’utente e del materiale utile come cartelle clinica
    • identificare degli obiettivi da raggiungere a breve e a lungo termine
    • progettare un percorso riabilitativo scegliendo la modalità di intervento e la frequenza delle terapie
    • monitorare il percorso riabilitativo attraverso la stesura di relazioni scritte e l’osservazione costante degli eventuali progressi del soggetto.

    Nella pratica riabilitativa il terapista si pone come mediatore tra l’individuo e l’ambiente, ma nella Terapia per mezzo cavallo abbiamo un terzo “attore” ossia l’animale che nello specifico funge da facilitatore della relazione tra terapista e utente.

    La Riabilitazione Equestre permette di agire simultaneamente su più componenti del danno. Spetta al terapista il compito di modulare al meglio l’attività stimolando le capacità residue del soggetto e ponendosi obiettivi graduali, a breve e a lungo termine, sempre nel rispetto dell’individualità e dell’unicità di ognuno, tenendo sempre conto che la componente motoria e affettiva devono necessariamente concorrere all’ottenimento del risultato riabilitativo.